Chirurgo maxillo facciale: chi è e di cosa si occupa?

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Chirurgo maxillo facciale: chi è e di cosa si occupa?

La chirurgia maxillo-facciale è una disciplina superspecialistica della medicina che si dedica alla diagnosi e al trattamento delle malattie e degli infortuni che riguardano il cranio, il viso, la bocca, la mascella, la mandibola e/o il collo. Colui che è specializzato in chirurgia maxillo-facciale viene definito chirurgo maxillo facciale. Ma di cosa si occupa nel dettaglio? E come funziona un suo intervento?

Continua a leggere il nostro articolo per scoprire di più sulla figura del chirurgo maxillo facciale!

Alcuni cenni storici

La nascita della figura del chirurgo maxillo facciale è un po’ insolita, in quanto inizialmente non era riconducibile ad una disciplina medica in particolare ma riguardava la diagnosi e la cura di tutte le malattie inerenti alla branca dell’odontostomatologia. Per questo motivo, al chirurgo maxillo facciale erano affidate problematiche relative a malocclusioni patologiche malformative cranio-facciali e post traumatiche. Da qui infatti nasce il nome “chirurgia maxillo facciale”. 

Con gli anni però, il raggio di azione si è allargato fino a comprendere altre discipline come:

  • odontoiatria; 
  • chirurgia plastica;
  • otorinolaringoiatria;
  • neurochirurgia.

Ad oggi, il chirurgo maxillo facciale si occupa non solo di problemi strutturali e funzionali dei distretti mascellari, ma anche di disturbi estetico-funzionali di denti, bocca, cranio, collo e volto.

 

Chirurgo maxillo facciale: di cosa si occupa?

chirurgo-maxillo-facciale

Si tratta di un medico che tocca diverse discipline e in base ai propri interessi, sceglie l’ambito a lui più congeniale. Possiamo affermare che la sua area di pertinenza inizia dall’arcata sopraccigliare e finisce nella parte bassa della mandibola

Parte molto importante della chirurgia maxillo facciale è il cavo orale con tutte le sue strutture scheletriche, muscolari e mucose. Molte patologie del volto si estendono al cavo orale e viceversa molteplici malattie hanno origine dalla bocca per estendersi al volto intero.

Il chirurgo maxillo-facciale collabora spesso con:

  • l’ortodontista nella cura delle malformazioni di origine scheletrica (progenismo, labio-palato-schisi, ecc.);
  • l’implantologo, in caso sia necessario ricostruire mediante innesti ossei la normale struttura scheletrica dei mascellari;
  • il chirurgo estetico per riequilibrare l’estetica e la funzionalità del volto con ulteriori interventi di chirurgia facciale (rinosettoplastica, cheiloplastica, genioplastica, ecc).

Come avvengono le operazioni di chirurgia maxillo facciale?

La normale procedura prevede: 

  1. l’accomodamento del paziente in un apposito lettino o in un’apposita poltrona; 
  2. la realizzazione della sedazione o dell’anestesia (nella maggior parte degli interventi il chirurgo maxillo-facciale non può effettuarli con la semplice anestesia locale, spesso è necessario ricorrere alla sedazione cosciente o all’anestesia generale);
  3. l’esecuzione dell’intervento vero e proprio.

La durata delle operazioni varia a seconda del tipo di intervento: esistono tipi di intervento molto lunghi, che richiedono diverse ore e altri di breve durata (anche meno di 60 minuti).

La fase post-operatoria dipende molto dall’invasività della procedura: più un’operazione è invasiva, più il recupero richiede attenzioni, tempo e terapie riabilitative.Il chirurgo maxillo facciale è quindi una figura che avendo un ampio campo d’azione, tramite il suo intervento riesce a migliorare notevolmente la vita di un paziente con problematiche che coinvolgono lo scheletro facciale.

Se hai dubbi o domande su questa figura e le sue mansioni, non esitare a contattarci!

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